Unioncamere: nel terzo trimestre 2025 saldo positivo di 16.920 imprese. Il Centro Italia traina la crescita, bene anche le società di capitali e il comparto artigiano.
Il sistema imprenditoriale italiano torna a mostrare vitalità. Secondo i dati diffusi da Unioncamere e InfoCamere nell’ambito dell’analisi trimestrale Movimprese, tra luglio e settembre 2025 il Registro delle imprese delle Camere di Commercio ha registrato un saldo positivo di 16.920 attività economiche, frutto di 61.257 nuove iscrizioni e 44.337 cessazioni.
Il risultato si traduce in un tasso di crescita dello 0,29%, in leggero miglioramento rispetto allo 0,26% dello stesso periodo del 2024. Un segnale di consolidamento per il tessuto produttivo del Paese, sostenuto soprattutto dalle imprese organizzate in forma societaria e dal dinamismo dei servizi.
Società di capitali protagoniste della crescita
Come evidenzia Unioncamere, il motore principale di questa espansione continua a essere rappresentato dalle società di capitali, che nel trimestre estivo hanno contribuito quasi interamente all’aumento dello stock complessivo.
Le nuove imprese di questa tipologia sono cresciute di 14.548 unità, pari a un +0,75%, leggermente superiore allo 0,72% del 2024. Si conferma così la preferenza dei neo-imprenditori per forme societarie strutturate, considerate più adatte a sostenere investimenti e competitività sui mercati.
Artigianato in ripresa dopo anni difficili
Un segnale incoraggiante arriva anche dal mondo dell’artigianato, che torna finalmente a crescere dopo un periodo di contrazione. Nel terzo trimestre 2025 il comparto segna un saldo positivo di 1.888 imprese, con un tasso di crescita dello 0,15%.
Unioncamere parla di una “inversione di tendenza”, che riflette un rinnovato dinamismo di un settore fondamentale per l’economia locale e per la manifattura di qualità italiana.
Tutte le aree del Paese in territorio positivo
La crescita estiva risulta diffusa su tutto il territorio nazionale, con il Centro Italia che si distingue come l’area più vivace in termini percentuali, registrando un +0,35% e un saldo di 4.221 imprese in più.
Il Sud e le Isole guidano invece la classifica in termini assoluti, con 6.202 nuove aziende, seguite dal Nord-Est e dal Nord-Ovest, anch’essi in territorio positivo.
Un quadro di fiducia per l’autunno
Il bilancio del trimestre estivo, conclude Unioncamere, conferma la resilienza e la capacità di adattamento del tessuto imprenditoriale italiano, che nonostante le incertezze economiche e geopolitiche mostra segnali di fiducia e voglia di investire.
La crescita delle società di capitali e il ritorno dell’artigianato rappresentano due pilastri su cui potrà poggiare la ripresa nei mesi a venire.
20/10/2025
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