Milano, 25 settembre – L’inasprimento tariffario imposto dagli Stati Uniti pesa, ma in misura contenuta, sui conti dell’industria italiana. Secondo la nuova edizione dei “Dati Cumulativi” dell’Area Studi di Mediobanca, la simulazione sull’Ebit margin – il rapporto tra utile operativo e fatturato – mostra che nel 2024 i dazi potrebbero ridurre i margini delle grandi e medie imprese manifatturiere tricolori dal 6,4% al 6,2%, pari a un calo dello 0,2%.
Il rapporto evidenzia che il biennio 2023-2024 offre comunque un quadro “relativamente positivo” rispetto agli anni precedenti, fornendo una base solida per affrontare il nuovo scenario commerciale.
Mediobanca sottolinea che il peso delle tariffe non rimarrà confinato ai soli produttori italiani: l’onere aggiuntivo è destinato a distribuirsi lungo l’intera catena del valore, dal produttore-esportatore all’importatore, fino al distributore statunitense e al consumatore finale.
Per le aziende esportatrici, l’indicazione è chiara: l’impatto diretto sui margini appare gestibile, ma richiederà attenzione nella gestione dei prezzi e delle relazioni con partner e clienti negli Stati Uniti, per evitare che la pressione tariffaria eroda competitività e quote di mercato.
25/09/2025
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