Roma, 23 settembre 2025 – Numeri allarmanti emergono dai controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nella Capitale. Nel primo trimestre del 2025, le ispezioni effettuate dagli organi competenti sono state circa 1.200 e hanno rivelato irregolarità nel 93% delle aziende visitate.
Agricoltura maglia nera
Il dato più grave riguarda il comparto agricolo: su 11 aziende controllate, tutte sono risultate non conformi alle norme di sicurezza. Le violazioni vanno dalla mancanza di dispositivi di protezione individuale all’assenza di adeguata formazione per i lavoratori stagionali.
Industria ed edilizia sotto osservazione
La situazione resta critica anche nei settori industriale ed edile, dove le irregolarità riscontrate variano dalla mancata manutenzione dei macchinari all’inosservanza delle procedure per lavori in quota e cantieri. Le sanzioni comminate comprendono sospensioni temporanee delle attività, multe e prescrizioni obbligatorie.
Un rischio per competitività e reputazione
Per le imprese, la scarsa attenzione alla sicurezza non è solo una violazione normativa ma un fattore che incide direttamente sulla produttività e sull’immagine aziendale. Gli esperti di diritto del lavoro ricordano che le sanzioni per infortuni possono comportare costi legali e assicurativi elevati, oltre a minare la fiducia di clienti e partner.
Le priorità: prevenzione e cultura aziendale
Le associazioni di categoria invitano a trasformare l’obbligo normativo in un’opportunità: investire in formazione, dispositivi di protezione e audit interni riduce incidenti e assenze, aumentando la qualità complessiva dei processi produttivi.
Il messaggio per le imprese romane è chiaro: la sicurezza non è solo un adempimento burocratico, ma un elemento chiave di sostenibilità e competitività nel lungo periodo.
23/09/2025
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