Un’iniezione di liquidità significativa per il mondo agricolo italiano: l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha annunciato l’erogazione di oltre 11,7 milioni di euro destinati al pagamento degli aiuti unionali per lo Sviluppo Rurale, relativi alla programmazione 2014-2022. Un intervento mirato che interessa 6.878 domande e coinvolge aziende agricole di 11 regioni italiane, tra cui Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta.
Il decreto approvato oggi riguarda specificamente le misure a superficie connesse alla superficie agricola o agli animali, previste dal Piano di Sviluppo Rurale (PSR), che rimarrà operativo fino al 31 dicembre 2025. L’obiettivo è chiaro: dare continuità agli interventi di sostegno agli agricoltori e favorire la transizione verso un’agricoltura più sostenibile, competitiva e integrata nel territorio.
“Il risultato raggiunto conferma l’impegno di Agea nel garantire pagamenti puntuali ed efficaci”, afferma l’Agenzia in una nota ufficiale. Il provvedimento è allineato con l’indirizzo strategico del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, guidato da Francesco Lollobrigida, che punta a rafforzare la resilienza e l’innovazione delle imprese agricole italiane, anche attraverso una gestione più fluida dei fondi europei.
Per il sistema imprenditoriale agricolo, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, il rilascio di questi fondi rappresenta un tassello cruciale per affrontare le sfide economiche e ambientali di un settore in continua trasformazione. I pagamenti sbloccati permetteranno alle aziende di investire in tecnologie, formazione, qualità dei prodotti e valorizzazione delle risorse naturali, elementi chiave per la crescita e la competitività del comparto primario.
In un contesto in cui le imprese agricole affrontano l’aumento dei costi energetici, le incognite climatiche e la pressione del mercato globale, l’efficienza nell’erogazione dei fondi pubblici si conferma determinante. Il segnale che arriva da Agea è, in questo senso, particolarmente positivo: la macchina amministrativa può e deve funzionare al servizio dell’economia reale.
08/05/2025
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