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ESTATE 2025, TURISMO IN CRESCITA: 66 MILIONI DI VISITATORI E 39 MILIARDI DI SPESA ATTESA

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La stagione estiva 2025 si preannuncia da record per il turismo italiano. Secondo le stime diffuse da Demoskopika in anteprima per l’ANSA, tra giugno e settembre l’Italia accoglierà 65,8 milioni di turisti con 267,4 milioni di presenze complessive, in crescita rispettivamente del 3,4% e del 2,1% rispetto all’estate 2024. La spesa turistica diretta generata dai flussi interni ed esteri dovrebbe attestarsi intorno ai 39 miliardi di euro, segnando un +0,9%.

A sorprendere positivamente è il ritorno in forza del mercato domestico: si prevedono 30,1 milioni di arrivi italiani (+5,5%) e 129,5 milioni di presenze (+4,9%), segno che sempre più connazionali scelgono di trascorrere le vacanze entro i confini nazionali. Un’inversione di tendenza che premia anche le strategie di promozione territoriale e il rafforzamento dell’offerta turistica locale.

Il turismo internazionale, che rappresenta oltre la metà delle presenze (51,6%), mostra invece una dinamica più contenuta. Sono attesi 35,7 milioni di arrivi stranieri, in aumento dell’1,7%, per un totale di 138 milioni di notti, leggermente in calo rispetto al 2024 (-0,4%).

Il commento della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, conferma l’ottimismo: “Siamo entusiasti di vedere che l’Italia si prepara ad accogliere un numero record di turisti. L’aumento del mercato domestico è particolarmente incoraggiante e dimostra che gli italiani stanno riscoprendo le bellezze del proprio territorio”.

Santanchè ha sottolineato il ruolo decisivo della collaborazione tra istituzioni, imprese e operatori del settore, che ha rafforzato l’immagine dell’Italia a livello internazionale. Tuttavia, ha anche lanciato un messaggio chiaro: “Occorre cambiare paradigma: non basta crescere nei numeri, bisogna puntare su qualità dell’offerta, permanenza media e valore economico lasciato nei territori”.

L’obiettivo per il futuro è ambizioso ma necessario: rendere il turismo una leva strategica e sostenibile per lo sviluppo economico nazionale, con ricadute concrete su occupazione, imprese e comunità locali.

La sfida, ora, sarà trasformare i numeri positivi di quest’estate in una crescita strutturale e durevole.

 

13/05/2025

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