Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo alla Camera, senza troppi giri di parole ha bocciato il lavoro in smart working dei pubblici uffici.
Dopo aver annunciato il rientro alle attività in presenza dopo le ferie estive, ha dichiarato: “C'è una bellissima definizione su Wikipedia, edizione inglese, che dice che lo smart working è un lavoro self-service all’italiana da casa.
Il lavoro da casa non ha garantito i servizi pubblici essenziali, come al contrario hanno fatto medici, infermieri, scuola e sicurezza in genere. Pensare di proiettare nel futuro questo tipo di organizzazione nata nell’emergenza mi sembra un abbaglio”.
Il ministro Brunetta, ha sottolineato che la modalità con cui è stato realizzato il lavoro agile da remoto, senza un piano organizzativo, senza regole contrattuali, è impensabile per il futuro. Lo smart working è attuabile solo se verrà “adottato in maniera strutturale e non emergenziale, come avvenuto in periodo Covid”.
09/09/2021
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