Con una dotazione complessiva di 86,6 miliardi di euro, l’Italia si conferma tra i principali beneficiari del prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione Europea (2028-2034), secondo quanto riportato in un documento ufficiale della Commissione UE pubblicato insieme alla proposta di Quadro Finanziario Pluriennale (QFP).
Il nostro Paese si posiziona al quarto posto per volume di risorse stanziate, dopo Polonia (123,3 miliardi), Francia (90,1 miliardi) e Spagna (88,1 miliardi), superando la Germania che dovrebbe ricevere 68,4 miliardi. I fondi sono parte di un pacchetto unico da 865 miliardi di euro complessivi, che include strumenti chiave come la Politica Agricola Comune (PAC) e i fondi di Coesione.
Per il mondo delle imprese italiane, si apre una finestra di opportunità significativa. Le risorse saranno indirizzate a sostenere la transizione verde e digitale, il rafforzamento delle infrastrutture, lo sviluppo territoriale e la competitività delle PMI, in linea con le priorità del Green Deal e delle strategie europee per l’innovazione.
La proposta della Commissione dovrà ora essere discussa e approvata dal Consiglio UE e dal Parlamento europeo. Tuttavia, già da ora si delinea un quadro in cui l’Italia potrà giocare un ruolo centrale nella programmazione e gestione dei fondi europei per il prossimo decennio.
Per le imprese italiane – soprattutto nei settori della manifattura, dell’agritech, dell’energia e dell’innovazione – sarà fondamentale intercettare e pianificare l’accesso a queste risorse, anche attraverso partenariati pubblico-privati e reti locali.
Il nuovo bilancio UE rappresenta quindi non solo un sostegno finanziario, ma anche una leva strategica per rilanciare la crescita, migliorare la competitività e ridurre i divari territoriali18/07/2025
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