Nel 2023, l'industria assicurativa globale ha affrontato una sfida senza precedenti, con pagamenti per sinistri legati a catastrofi naturali che hanno sfiorato i 100 miliardi di euro. In Italia, i danni assicurati hanno raggiunto un massimo storico, superando i 6 miliardi di euro, con 5,5 miliardi attribuiti a eventi atmosferici e 800 milioni alle alluvioni che hanno colpito Emilia-Romagna e Toscana. Questi dati emergono dall'assemblea annuale dell'Ania, l'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, tenutasi a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Bassa Copertura Assicurativa in Italia
Nonostante la crescente frequenza e intensità delle catastrofi naturali, solo il 6% delle 35,3 milioni di unità abitative italiane e il 5% delle 4,5 milioni di imprese presenti nel Paese sono coperti da assicurazioni contro questi eventi. Questo dato evidenzia una preoccupante mancanza di protezione contro i rischi naturali, lasciando gran parte del patrimonio immobiliare italiano esposto a potenziali perdite devastanti.
Cambiamenti Climatici: Una Sfida Cruciale
Maria Bianca Farina, presidente dell'Ania, ha sottolineato l'importanza della questione climatica nel suo discorso all'assemblea. "Assistiamo a catastrofi naturali sempre più estreme, frequenti e distruttive, che mettono a rischio un numero sempre maggiore di persone e beni", ha dichiarato Farina. Le compagnie assicurative italiane devono affrontare risarcimenti annuali per circa 2 miliardi di euro per danni da catastrofi naturali. Secondo le previsioni dell'Ania, eventi emergenziali come alluvioni e terremoti potrebbero causare una perdita assicurativa di circa 15 miliardi di euro una volta ogni 200 anni.
Necessità di Ampliamento delle Coperture Assicurative
L'Ania auspica un ampliamento rapido della copertura assicurativa contro le calamità naturali anche alla proprietà immobiliare privata, magari con l'ausilio iniziale di incentivi fiscali. Farina ha evidenziato la necessità di una partnership tra pubblico e privato per affrontare le sfide legate alla sanità, al welfare e alla previdenza, sottolineando che le garanzie tradizionali dello Stato non sono più sufficienti.
Solida Performance dell'Industria Assicurativa
Nonostante le difficoltà, l'industria assicurativa italiana ha dimostrato solidità. Nel 2023, il totale degli investimenti delle compagnie assicurative ha raggiunto quasi 960 miliardi di euro, di cui circa 250 miliardi in titoli di Stato italiani. Questo dato testimonia la robustezza del settore e la sua capacità di sostenere l'economia nazionale in tempi di crisi.
Riduzione del Divario nei Premi RC Auto
Sul fronte delle assicurazioni RC auto, il 2023 ha visto una riduzione del divario fra il premio medio in Italia e quello europeo, sceso a 36 euro dai oltre 200 euro della prima metà degli anni 2000. Questo miglioramento è stato attribuito alla dinamica inflazionistica che ha influenzato il costo dei risarcimenti, ma è stata inferiore rispetto alla media degli altri Paesi europei.
L'assemblea annuale dell'Ania ha evidenziato le sfide e le opportunità per l'industria assicurativa italiana. La necessità di ampliare la copertura assicurativa contro le calamità naturali e di stabilire partnership tra pubblico e privato è più urgente che mai. Nonostante le difficoltà, l'industria ha dimostrato una solida capacità di adattamento e resilienza, confermandosi come un pilastro fondamentale del sistema economico e sociale dell'Italia.
03/07/2024
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