Il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha espresso la sua enorme preoccupazione per i danni provocati dall'alluvione in Emilia Romagna affermando che "Molte aziende sono sommerse dall'acqua e il danno è ingente su tutte le filiere produttive, dal settore ortofrutticolo al comparto zootecnico. Abbiamo perso tutto il raccolto cerealicolo e l'Emilia Romagna è la terza regione per produzione di grano tenero a livello nazionale".
L’ allarme è stato lanciato durante la la Giornata Mondiale della Biodiversità, il 22 Maggio a Palazzo Rospigliosi a Roma, dove sono stati portati i prodotti i simboli dell’agricoltura romagnola dove l’alluvione ha devastato oltre 5mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese con una produzione lorda vendibile di circa 1,5 miliardi di euro.
Sono state sommerse dall’acqua dall’albicocca di Imola alla fragola di Romagna, dal grano Senatore Cappelli alla ciliegia di Cesena fino al maiale razza ‘mora romagnola’, l’alluvione che ha colpito la regione "mette a rischio anche la biodiversità, con intere produzioni che sono state cancellate dopo che gli agricoltori erano riusciti in questi anni a salvarle dall’estinzione”.
Inoltre anche per quel che concerne l’allevamento la situazione si presenta drammatica con 250mila bovini, maiali, pecore e capre allevati nelle stalle della Romagna alluvionata dove si contano anche circa 400 allevamenti avicoli, tra polli, galline da uova e tacchini, dove, secondo la Coldiretti, si evidenziano purtroppo diverse situazioni di criticità con migliaia di animali morti e affogati.
24/05/2023
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