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PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI A BRUXELLES

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Bruxelles, capitale dell'Unione Europea, si è trovata sotto un inaspettato assedio di trattori, idranti e lacrimogeni mentre i ministri dell'Agricoltura dell'UE si riunivano per discutere le politiche agricole. Le strade della città sono state invase dalla protesta dei coltivatori, con blocchi stradali, roghi, e esplosioni di petardi, mentre la polizia tentava di mantenere l'ordine.

Secondo quanto riportato dalle forze dell'ordine, circa 900 trattori hanno preso parte alla manifestazione, esprimendo il malcontento degli agricoltori verso le politiche agricole dell'UE. La tensione è salita quando la polizia ha utilizzato idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che hanno risposto lanciando oggetti contro le forze dell'ordine.

Le dichiarazioni dei leader politici italiani hanno evidenziato la preoccupazione e l'insoddisfazione riguardo alla Politica Agricola Comune (PAC) dell'UE. La presidente Meloni ha sottolineato la necessità di rivedere la PAC per sostenere i redditi degli agricoltori e garantire cibo di qualità. Anche il ministro Lollobrigida ha criticato la PAC, affermando che necessita di una modifica sostanziale. Il vicepremier Salvini ha aggiunto che la PAC va ripensata prima delle elezioni europee, poiché è strutturata in modo inadeguato.

Il commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha dichiarato in conferenza stampa la possibilità di riaprire i negoziati sulla PAC per rispondere alle esigenze degli agricoltori. Tuttavia, la tensione durante la protesta ha evidenziato l'urgente necessità di affrontare le criticità delle politiche agricole dell'UE.

La manifestazione ha evidenziato anche l'aspetto violento di una parte dei partecipanti, con atti vandalici come incendi e lanci di oggetti contro le forze dell'ordine. Questo comportamento ha portato la polizia a intervenire con misure di controllo, utilizzando idranti e lacrimogeni per mantenere la situazione sotto controllo.

In sintesi, la protesta degli agricoltori a Bruxelles riflette la profonda insoddisfazione e le preoccupazioni riguardo alle politiche agricole dell'UE. È evidente la necessità di un dialogo costruttivo tra istituzioni e agricoltori per affrontare le sfide e trovare soluzioni sostenibili per il settore agricolo europeo.

26/02/2024

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