L’antica cartiera Pirinoli, fondata nel 1872 e con sede a Roccavione (Cuneo), nel 2015 è stata salvata dal fallimento grazie a settanta ex lavoratori che, istituendo una cooperativa, sono riusciti a creare una nuova realtà imprenditoriale e a creare nuovi posti di lavoro.
Nelle scorse ore, l’industria specializzata nella produzione di cartoncino per la grande distribuzione e imballaggi, ha annunciato che, per la prima volta dal salvataggio, è costretta mettere in cassa integrazione i propri dipendenti e a fermare la produzione. Tra le cause vi è sia una diminuzione dei consumi della carta, che l’impossibilità di pagare le bollette energetiche, cresciute dell’800% nell’ultimo anno.
Il presidente di ‘Pirinoli’, Silvano Carletto, ha dichiarato: “I rincari sono troppi, un anno fa pagavamo 400mila euro a bolletta, con il valore attuale del gas potremmo arrivare a pagare cinque mln di euro per lo stesso quantitativo di gas utilizzato. Speriamo di ricorrere alla cassa integrazione il meno possibile, ma è chiaro che servono interventi e aiuti concreti”.
In mancanza di sostegni economici da parte del governo, Renzo Brussolo, il responsabile territoriale di ‘Legacoop Piemonte’ per Cuneo, ha spiegato che sono a rischio “90 famiglie e altre 40 se contiamo l’indotto”.
06/09/2022
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