I rapporti tra Usa e Cina sono sempre più tesi e la decisione di limitare l’esportazione dei chip statunitensi alle aziende cinesi, rischia di creare una frattura insanabile.
Washington, con un documento depositato alla “Securities and Exchange Commission”, a fine di agosto, ha “imposto un nuovo requisito di licenza” alle società americane ‘Nvidia e Amd’ per la fornitura dei semiconduttori, ritenendo che possano essere usati per realizzare sia dispositivi che basano la propria tecnologia sul riconoscimento vocale e delle immagini che per scopi militari.
La notizia del blocco Usa dell’invio dei microchip, ha fatto crollare immediatamente le quotazioni in borsa di ‘Nvidia’ di oltre il 6,6%. Nvidia ha comunicato di essere preoccupata per le limitazioni, avendo paura di arrivare a perdere fino a 400 mln di dollari, per accordi presi nello scorso trimestre con Pechino. Mentre Amd, ha dichiarato di non essere particolarmente preoccupata per l’impatto che le nuove regole avranno sul proprio fatturato.
La Cina ha accusato gli Usa di voler imporre “un blocco tecnologico globale”, al quale “si oppone fermamente. Gli Stati Uniti continuano ad abusare delle misure di controllo delle esportazioni di articoli relativi ai semiconduttori verso il proprio Paese”.
02/09/2022
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