Proroga in vista per i dehors, le strutture amovibili che ristoranti e bar hanno potuto installare in spazi pubblici durante e dopo l’emergenza Covid. Un emendamento al disegno di legge sulla Semplificazione delle attività economiche, attualmente all’esame del Senato, estende infatti la normativa “post pandemia” fino al 30 giugno 2027, spostando in avanti l’attuale scadenza del 31 dicembre 2025.
Un anno in più per la riforma
La proposta concede anche dodici mesi aggiuntivi al governo per completare il riordino complessivo del settore, previsto dalla Legge annuale per la concorrenza 2023. Il termine per l’adozione del decreto legislativo che dovrà disciplinare in modo organico le concessioni di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico è ora fissato al 31 dicembre 2026, contro la precedente scadenza del 16 dicembre 2025.
Impatto per le imprese della ristorazione
Per migliaia di bar, caffè e ristoranti la proroga significa più tempo per programmare investimenti e adeguamenti senza il timore di dover smantellare a breve strutture che, in molti casi, hanno aumentato la capacità ricettiva e il fatturato. Il mantenimento delle regole attuali evita inoltre un ritorno a iter autorizzativi complessi e costosi, consentendo agli esercenti di sfruttare appieno l’offerta outdoor che ha conquistato la clientela negli ultimi anni.
Verso un quadro normativo stabile
Il riordino annunciato punta a coordinare e uniformare le norme sulle concessioni di suolo pubblico, con particolare attenzione ai contesti di interesse storico, artistico e paesaggistico. Per le imprese del settore si prospetta quindi una fase di transizione più lunga, utile per adeguarsi a requisiti futuri senza frenare l’attività.
In attesa del decreto legislativo definitivo, la proroga rappresenta un segnale positivo per il comparto della ristorazione e per le amministrazioni locali, garantendo continuità operativa e un margine di tempo prezioso per definire regole chiare e condivise.
17/09/2025
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