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DAZI E SISTEMA PRODUTTIVO

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Vertice al Ministero: focus su protezione delle filiere italiane ed europee senza alimentare conflitti commerciali

Il governo chiama a raccolta il mondo produttivo per fare fronte comune contro i rischi di un'escalation commerciale internazionale. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato un importante vertice con le associazioni che rappresentano l’intero sistema economico italiano, in programma per domani a partire dalle 15.

"L'obiettivo – ha dichiarato Urso all’ANSA – è confrontarsi con le imprese per concordare misure nazionali e, soprattutto, europee, che tutelino il nostro sistema produttivo e le famiglie". Si tratta di un passaggio strategico in un contesto globale sempre più incerto, segnato da tensioni sui dazi e da possibili ripercussioni sulle catene del valore europee.

Il confronto, che si articolerà in una serie di incontri distinti, coinvolgerà il tessuto industriale, le piccole e medie imprese artigiane, il comparto agricolo e l’intero sistema manifatturiero. Una scelta dettata dalla volontà di raccogliere indicazioni dirette dai territori e dai settori, spesso colpiti in modo differente dalle misure commerciali internazionali.

"La linea che sta emergendo con forza da parte delle imprese – ha sottolineato il ministro – è chiara: evitare a tutti i costi una guerra commerciale". Una posizione condivisa da buona parte del sistema economico italiano, consapevole dei rischi che un’escalation di dazi e contro-dazi potrebbe avere su export, approvvigionamenti e competitività.

Il vertice si inserisce in un momento di particolare sensibilità per il commercio internazionale, con le istituzioni europee che stanno valutando contromisure su diverse filiere strategiche, dalla siderurgia all’agroalimentare, fino all’elettronica e alla transizione verde. In questo contesto, l’Italia mira a giocare un ruolo attivo, ma equilibrato, nella definizione delle politiche europee.

L’approccio del ministero punta a rafforzare il coordinamento con Bruxelles, ma senza trascurare strumenti di supporto su scala nazionale, soprattutto per le PMI, spesso più esposte agli effetti di turbolenze nei mercati globali.

Con questo vertice, il governo cerca di tenere unito il fronte interno, rafforzare il dialogo con le categorie produttive e posizionarsi in modo costruttivo nei tavoli internazionali. L’industria italiana, da parte sua, chiede protezione sì, ma senza perdere di vista il valore di una competizione leale e aperta.

07/04/2025

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