Nel 2021, il colosso svedese Ikea, durante le trattative per il rinnovo del contratto aziendale, escluse dal tavolo i rappresentanti sindacali eletti nelle liste del ‘Flaica Cub’, ammettendo la partecipazione, invece, dei membri eletti nelle liste Filcams, Fisascat, Uiltucs. Alla luce dei fatti, il ‘Cub’ fece ricorso al Tribunale del Lavoro di Milano, il quale, nelle scorse ore, ha condannato per comportamento antisindacale la famosa azienda di mobili.
I giudici hanno spiegato che, coinvolgere solamente i membri Rsu di altre sigle, è una condotta antidiscriminatoria e immotivata. Il sindacato ‘Flaica Cub’, con una nota ha dichiarato che il Tribunale ha ripreso una sentenza risalente al 2013 della Corte costituzionale, chiarendo che: “il datore di lavoro deve scegliere i propri interlocutori sindacali in base alla loro effettiva rappresentatività e non può escludere le organizzazioni sindacali che difendono in maniera intransigente i diritti dei lavoratori, se queste hanno effettivo consenso.”
Pertanto, entro venti giorni, Ikea Italia dovrà organizzare un incontro con ‘Flaica Cub’ e “consentire loro la partecipazione ai futuri incontri con le altre organizzazioni sindacali”.
Inserisci un commento