Nel caos economico provocato dalla difficoltà di approvvigionamento del gas e la necessità di produrre carburanti sostenibili, dopo oltre un anno di valutazioni e approvazioni governative, iniziate a maggio 2021, nasce la prima Joint Venture indipendente. I partner coinvolti nella creazione della nuova azienda partecipata 50/50, ‘Azule Energy’, sono Eni e Bp Angola. L’intesa è stata possibile grazie ad un finanziamento di capitale da parte di terzi, pari a 2,5 miliardi di dollari. Le priorità della nuova JV sono “salute, sicurezza e performance ambientali, project delivery ed efficienza produttiva”, obbiettivi raggiungibili grazie all’esperienza decennale di Eni e Bp Angola, che detengono un ‘acreage esplorativo di oltre 30.000 kmq nei bacini più prolifici dell’Angola”. L’unione delle due società permetterà di raggiungere “circa 250.000 barili di olio equivalenti al giorno (boe/g) di produzione equity di petrolio e gas nei prossimi 5 anni”. Il Ceo di Azule Energy, Adriano Mongini, ha dichiarato: “Mi sento onorato di essere il primo Ceo dell’azienda. Insieme a un team di leadership altamente competente e motivato, ci impegniamo a sviluppare tutto il potenziale del portafoglio dell’azienda di opportunità di sviluppo ed esplorazione”.
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