Quello di giugno è stato un mese nero peri consumi e per i consumatori.
Lo ribadisce il Codacons, dando lettura dei dati Istat sull'inflazione.
L'indice ha raggiunto l'1,3% con aumenti su base annuale pari a +399 euro su base annua per la famiglia “tipo”, +519 euro per un nucleo con due figli.
"Si confermano gli allarmi del Codacons circa gli effetti del caro-benzina sui prezzi al dettaglio – ha ribadito il presidente Carlo Rienzi –. I rialzi dei carburanti e dei beni energetici, con la benzina che costa oggi oltre il 17% in più rispetto allo scorso anno, hanno conseguenze dirette sull’inflazione. Solo il comparto dei trasporti segna a giugno una crescita del +4,5% su base annua, che si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti pari a +243 euro per un nucleo con due figli, +156 euro per la famiglia tipo".
"Di fronte alla corsa senza freni di benzina e gasolio e agli effetti diretti sui prezzi al dettaglio, il Governo deve intervenire - ha ribadito -, sanzionando le speculazioni sui carburanti e riducendo l’abnorme tassazione che vige sui carburanti, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie già provate dall’emergenza sanitaria".
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