L'aumento dei prezzi stimato per maggio dall'Istat rappresenta agli effetti una ventata di preoccupazione per il Codacons.
L'inflazione è alle porte, con nuove ondulazioni, che determinano un aggravio della spesa.
I prezzi salgono, secondo le stime Istat dell'1,3% su base annua, con un ricarico sulle famiglie di +399 euro su base annua per la famiglia “tipo” e +519 euro per un nucleo con due figli.
"Da due anni e mezzo l’inflazione non raggiungeva certi livelli, ma sulla forte ripresa dei prezzi al dettaglio pesa come un macigno la corsa dei beni energetici, con i carburanti che alla pompa costano il 16% in più rispetto allo scorso anno – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Non a caso il comparto Trasporti segna a maggio una crescita record del +4,8%, che si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti pari in media a +166 euro annui per la famiglia 'tipo', +259 euro per un nucleo con due figli".
"Una ripresa dei prezzi a cui, tuttavia, non fa da contraltare una crescita dei consumi da parte delle famiglie, che nei primi mesi del 2021 sono rimasti al palo, e che rischia di danneggiare i consumatori impoverendo i nuclei meno abbienti", conclude Rienzi.
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