D'accordo, l'inflazione è tornata positiva dopo un lungo periodo di negatività. Ma non basta.
Il Codacons prende i dati Istat con le pinze, non perché non siano corretti ma perché la spinta dei valori è stata garantita da un unico settore secondo l'associazione dei consumatori...
“Dopo 8 mesi di cali consecutivi dell’inflazione, i prezzi al dettaglio tornano al segno positivo, ma la crescita è insufficiente e determinata unicamente dall’andamento dei beni energetici”. A spiegarlo è stato il Presidente Codacons, Carlo Rienzi.
Alla lettura dei dati Istat, Rienzi ha aggiunto: “La contrazione dei consumi da parte delle famiglie continua ad impattare sui prezzi al dettaglio, e la crescita dell’inflazione del +0,2% appare insufficiente, soprattutto perché la spinta arriva unicamente dai beni energetici. L’andamento dei listini di gennaio determina un aggravio di spesa che va dai +61 euro annui della famiglia “tipo” ai +80 euro per un nucleo con due figli, ma fino a che non ripartiranno i consumi da parte degli italiani, l’inflazione si manterrà su livelli bassi anche nel 2021”.
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