La pandemia ha letteralmente investito il tirusmo.
Stando ai dati elaborati da SNART-Unioncamere, rispetto al 2019, nel 2020 il comparto avrebbe perso complessivamente 53 miliardi e ad inizio 2021, la perdita prevista per i primi tre mesi del nuovo anno si aggirerà a ridosso degli 8 miliardi di euro (7,9).
"E' fondamentale ripensare il modello organizzativo del settore, per sviluppare forme di turismo orientate alla produzione di valore, migliorando la qualità dell’offerta e aumentando i servizi forniti dai singoli operatori e dai territori: una scelta che presuppone anche nuovi modelli di analisi", ha dichiarato Roberto Di Vincenzo, presidente di ISNART, l’Istituto di Ricerche Turistiche di Unioncamere, commentando il dato.
"La situazione è veramente drammatica e occorre fare ogni sforzo per far ripartire un comparto così decisivo per il nostro Paese - ha aggiunto il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli -. Le Camere di commercio sono rimaste accanto alle imprese turistiche. Abbiamo investito per mettere in atto azioni tempestive, tagliate a misura di impresa: dal sostegno alla liquidità ai contributi per garantire la sicurezza dell’ospitalità sino agli interventi per la digitalizzazione".
Inserisci un commento