Confesercenti la definisce "una ripartenza a scarto (molto) ridotto".
Secondo le stime dell'associazione sarebbero ancor ainattive oltre 1 milione di imprese.
Il tutto è facilmente comprensibile se si considera, come sottolinea Confesercenti in una nota, chela ripresa "coinvolge solo una piccola quota di attività, ed esclude quasi totalmente i due settori".
"A rimanere chiuse sono 140mila imprese del commercio ambulante, 120mila negozi di moda e calzature, ambulanti e prodotti per la casa, 28mila specializzati in mobili, arredamento per la casa, più di 13mila attive nella vendita di giochi, articoli per sport e campeggio, oltre 2.600 campeggi e villaggi turistici a cui si sommano oltre 100mila altri negozi di tipologia varia. Bloccato anche il mondo dei servizi alla persona e del benessere: circa 30.000 tra parrucchieri, barbieri, estetisti, make up artists, etc".
Per non pensare a tutto il comparto turistico e ai servizi non primari.
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