“La produzione di mimose, tipicamente italiana, rappresenta il 5% della produzione floricola –dichiara Aldo Alberto, presidente dell'Associazione florivivaisti italiani - e funge da traino ai commerci della stagione primaverile, oltre a essere una voce di export rilevante, con sbocchi privilegiati verso Est Europa e Russia. La ricaduta della crisi si farà sentire su tutto il settore, perché l’attività del comparto è sempre più legato a celebrazioni e ricorrenze: l’8 marzo e San Valentino valgono da soli il 15% del fatturato complessivo”.
Nello specifico, in una nota dell'Associazione si ribadisce come "la mimosa sia coltivata in Italia su una superficie di quasi 200 ettari di terreno, con una produzione annua che si aggira intorno intorno ai 30mila quintali e 150 milioni di steli".
Un volume importante con il Ponente ligure (Savona e Imperia) maggior produttore di questi fiori con le sue circa 1500 aziende.
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