La Cgia di Mestre ha reso note le stime di crescita del Pil dell’Italia nel 2022, pari al 2,9%, valore inferiore rispetto a quanto previsto da Bankitalia (3,2%) e dall’Istat (3,4%). Secondo quanto rilevato, la ripresa del Paese sarà disomogenea, posizionando al primo posto delle Regioni il Veneto (+3,4%) e subito dopo la Lombardia(3,3%). Al momento, su 20 Regioni, entro la fine dell’anno solo 7 riusciranno a raggiungere il ‘Prodotto Interno Lordo’ registrato nel pre-pandemia: Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Valle d'Aosta, Puglia, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. In coda alla classifica, con livelli in negativo, sono Sardegna, Calabria e in ultimo la Toscana. Secondo l’Ufficio studi della CGIA, a frenare la ripresa economica sono diversi fattori, quali: l’inflazione, la crisi energetica, il conflitto in Ucraina e il possibile peggioramento dei contagi Covid-19. Invece, a determinare la crescita del Pil, contribuiscono: l’export, l’incremento del turismo, gli aiuti del governo elargiti soprattutto nel settore delle costruzioni.
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