La crisi energetica, a causa dei rincari continui che hanno portato ad una crescita di oltre il 300% delle bollette, ormai ha messo in ginocchio molte grandi aziende.
La “Giacinto Callipo Conserve Alimentari spa”, una delle più grandi produttrici italiane di tonno e che viene spedito in tutto il mondo, nel luglio del 2021, per gas ed energia pagò poco meno di 78 mila euro. Nello stesso periodo del 2022, la Callipo ha sborsato una cifra pari a 4,5 volte superiore, circa 350 mila euro, costi destinati ad aumentare a settembre, con stime superiori a 400mila euro.
Per tentare di evitare il collasso, il presidente Pippo Callipo, dell’omonima società calabrese, ha annunciato che 232 dipendenti addetti alla produzione, sui 264 dello stabilimento di Maierato in Calabria, a partire da ieri, rimarranno a casa in cassa integrazione ogni mercoledì della settimana e almeno fino a dicembre.
Il Cavaliere Callipo, amareggiato per la decisone, presa congiuntamente con Rsu e dipendenti, ha dichiarato: “Il governo deve adottare provvedimenti urgentissimi. Non potendo calmierare i prezzi di vetro, tonno o banda stagnata, che si comprano a prezzi di mercato, bisognerebbe calmierare il prezzo dell’energia, essendo la Calabria autosufficiente, grazie ai bacini idroelettrici e ai parchi eolici, ma l’energia viene esportata”.
08/09/2022
Inserisci un commento