Non si arresta la crisi dei semiconduttori fondamentali per costruire tutti i dispositivi tecnologici, tra cui smartphone, televisori, lavatrici, Pc e automobili. Proprio il settore dell’automotive risulta essere più il più compromesso dalla difficoltà di reperire i microchip.
Le prime problematicità sono apparse durante il Covid-19 e la situazione è precipitata a causa della guerra ucraina, con il blocco delle industrie di automobili e con ulteriori ritardi nella consegna dei veicoli nuovi.
Dall’inizio dell’anno, Stellantis, uno dei principali costruttori automobilistici al mondo, ha annunciato diversi fermi produttivi e, nelle scorse ore, è stato comunicato dell’ennesimo stop nello stabilimento di Melfi, fissato dalle ore 22.00 di martedì 28 giugno e fino a sabato 2 luglio.
La notizia è stata divulgata da Marco Lomio, riconfermato segretario della Uilm Basilicata la settimana scorsa, che ha dichiarato: “Con questa ulteriore chiusura, sempre causata dalla mancanza di semiconduttori, si chiude un mese di giugno con solo 7 giorni di lavoro, ma la cosa più drammatica è che anche il mese di luglio non si prospetta diverso. I lavoratori sono allo stremo e le piccole aziende rischiano di non superare questo momento”.
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