L’ecobonus 2020 introdotto dal Decreto Rilancio prevede una detrazione del 110% su lavori di ristrutturazione, riqualificazione energetica e antisismica sia di case che di condomini.
Possono accedere al bonus 110% gli edifici destinati ad uso abitativo su cui si potranno effettuare due interventi definiti “trainanti”.
I committenti potranno realizzare i lavori di ristrutturazione praticamente gratis, scegliendo fra tre opzioni:
- sfruttando l’agevolazione con la dichiarazione dei redditi;
- ottenendo uno sconto in fattura dalla ditta che si occuperà dei lavori;
- cedendo il credito d’imposta alle banche o istituti finanziari.
Apparentemente, l’ecobonus, risulterà estremamente vantaggioso sia per i richiedenti, sia per le imprese ma quest’ultime, se pur ottenendo un credito d’imposta che rivenderanno agli istituti bancari, dovranno anticipare l’intero importo dei lavori da effettuare per le ristruttuazioni.
E’chiaro che questa operazione penalizzerà le piccole imprese
in quanto hanno meno liquidità e troveranno più problemi a cedere il credito rispetto alle ditte più grandi.
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