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CONSUMI AL PALO: GLI ITALIANI FRENANO LA SPESA NONOSTANTE RISORSE DISPONIBILI

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Nel cuore della ripresa economica, c’è un protagonista che continua a mancare all’appello: i consumi delle famiglie italiane. È questo il segnale d’allarme lanciato dall’Ufficio Studi di Confcommercio nel rapporto presentato durante il Forum annuale dell’associazione, organizzato a Villa Miani a Roma in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Nonostante un miglioramento del potere d’acquisto, gli italiani spendono poco. E non per mancanza di risorse, ma per una scelta dettata da prudenza e timori. Secondo il report, la spesa reale delle famiglie resta debole, mentre la propensione al risparmio sale al 9%, toccando un livello storicamente elevato.

La spiegazione? Un mix di fattori strutturali e psicologici. “La debolezza dei consumi riflette la lunga memoria collettiva di decenni di crescita lenta e di crisi improvvise”, spiegano gli esperti di Confcommercio. A pesare è anche la recente fiammata inflazionistica del 2022, che ha lasciato cicatrici nella fiducia dei consumatori.

Ma l’incertezza non è l’unica causa. Alla base c’è anche un problema più concreto: la stagnazione dei redditi e dei salari. In un contesto in cui i prezzi aumentano e i salari reali arrancano, le famiglie preferiscono accumulare risparmi piuttosto che impegnarsi in spese discrezionali o a lungo termine.

Questo atteggiamento, tuttavia, rappresenta un ostacolo alla ripartenza piena del sistema economico. In un Paese come l’Italia, dove i consumi delle famiglie rappresentano oltre il 60% del PIL, la loro debolezza si traduce in una crescita meno robusta, con effetti a catena su produzione, occupazione e investimenti.

Un cambio di rotta possibile? Per Confcommercio, servono interventi mirati su due fronti: aumentare il reddito disponibile e rafforzare la fiducia nel futuro economico. Solo così si potrà sbloccare una parte del risparmio accumulato e trasformarlo in domanda interna, stimolando le imprese e l’occupazione.

Per le aziende italiane, soprattutto quelle orientate al mercato domestico, la situazione impone una riflessione strategica. In un ambiente dove i consumatori sono attenti, prudenti e selettivi, vince chi riesce a offrire valore, affidabilità e trasparenza.

15/04/2025

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