L’aumento dei prezzi non ha risparmiato i costi relativi alle vacanze estive, portando milioni di italiani, e anche turisti stranieri, a scegliere mete meno costose e a ridurre i giorni da trascorrere in villeggiatura. Per concedersi comunque giorni di relax e divertimento, pari ad un terzo del budget messo in preventivo, e tagliare le spese, che quest’anno secondo le stime saranno pari a 15 miliardi di euro, secondo l’indagine condotta da Coldiretti/Ixè, su 10 italiani, 7 hanno rinunciato a prenotare nei più tradizionali luoghi della ristorazione, preferendo lo street food, proposto principalmente nei tantissimi eventi, sagre e feste che si svolgono nelle strade e nelle piazze di tantissime località, degustando prodotti tipici locali. La Coldiretti ha dichiarato: “Lo street food rappresenta per molti un’alternativa valida per mangiare fuori in vacanza anche per ottimizzare i tempi sia nelle località turistiche che nelle città d’arte. Tra i vacanzieri che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dall’83% è il cibo della tradizione locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre il 13% sceglie i cibi etnici come il kebab o felafel e il 5% quello internazionale come gli hot dog”.
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