La tutela del nostro pianeta, negli ultimi anni, è diventata una priorità e qualunque attività viene svolta pianificando lo smaltimento dei rifiuti, responsabili dell’inquinamento atmosferico, idrico e del sottosuolo. Tra le sostanze più inquinanti in assoluto, per troppo tempo trattate come qualunque altro tipo di materiale, i metalli pesanti risultano tra i più difficili da smaltire. Tali materiali sono presenti anche nelle banconote e Bankitalia, da oltre trent’anni, per ridurre l’impatto sull’ambiente causato dalla distruzione delle banconote logore, ha messo in campo tutta una serie di misure, come il loro invio presso particolari inceneritori. Per contribuire ulteriormente a ridurre gli effetti dei gas serra, la Banca d’Italia, nel suo Rapporto ambientale annuale ha annunciato che, dopo un articolato processo di estrazione dei metalli pesanti, le banconote non idonee alla circolazione vivranno un nuovo ciclo di vita, venendo trasformate in materiali per l’edilizia. La misura, resasi necessaria avendo registrato nel 2022 un aumento esponenziale di CO2, dovuto allo smaltimento delle banconote, permetterà di “evitare l’emissione di 37 tonnellate di anidride carbonica equivalente”.
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