Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

BANKITALIA TRASFORMERA’ LE BANCONOTE LOGORE, IN PRODOTTI PER L’EDILIZIA

Immagine dell'articolo

La tutela del nostro pianeta, negli ultimi anni, è diventata una priorità e qualunque attività viene svolta pianificando lo smaltimento dei rifiuti, responsabili dell’inquinamento atmosferico, idrico e del sottosuolo. Tra le sostanze più inquinanti in assoluto, per troppo tempo trattate come qualunque altro tipo di materiale, i metalli pesanti risultano tra i più difficili da smaltire. Tali materiali sono presenti anche nelle banconote e Bankitalia, da oltre trent’anni, per ridurre l’impatto sull’ambiente causato dalla distruzione delle banconote logore, ha messo in campo tutta una serie di misure, come il loro invio presso particolari inceneritori. Per contribuire ulteriormente a ridurre gli effetti dei gas serra, la Banca d’Italia, nel suo Rapporto ambientale annuale ha annunciato che, dopo un articolato processo di estrazione dei metalli pesanti, le banconote non idonee alla circolazione vivranno un nuovo ciclo di vita, venendo trasformate in materiali per l’edilizia.  La misura, resasi necessaria avendo registrato nel 2022 un aumento esponenziale di CO2, dovuto allo smaltimento delle banconote, permetterà di “evitare l’emissione di 37 tonnellate di anidride carbonica equivalente”.

23/07/2023

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

10 SET 2025

MENO TASSE SU TREDICESIME E STRAORDINARI

Le ipotesi sul tavolo del governo

10 SET 2025

TORNA LA "ROME FUTURE WEEK" DAL 15 AL 21 SETTEMBRE

Roma guarda al futuro

08 SET 2025

MIELE ITALIANO TRA CLIMA ESTREMO E VARROA

Millefiori salva la stagione

05 SET 2025

NUOVE REGOLE UE PER GEL E SMALTI

Esclusi dal Mercato TPO e DMTA, Imprese in Fase di Adeguamento

05 SET 2025

RICERCA, 761 MILIONI DALL’UE PER I TALENTI EMERGENTI

L’Italia brilla per cervelli ma resta indietro come sede dei progetti