Il settore automotive italiano è in grave difficoltà, e gli imprenditori sono pronti a prendere misure drastiche per evitare il collasso. Francesco Borgomeo, presidente di Unindustria Cassino, ha lanciato un chiaro segnale d'allarme in una recente intervista all'ANSA. Le sue parole sono inequivocabili: senza interventi straordinari, il sistema è destinato a crollare.
Borgomeo ha sottolineato la necessità di un'azione urgente, proponendo una mobilitazione degli imprenditori del settore. L'obiettivo è quello di portare all'attenzione di tutti i partiti politici una proposta concreta per salvare l'industria automotive. "O si cambia lo scenario, o consegniamo le chiavi delle nostre aziende," ha dichiarato, evidenziando la gravità della situazione.
Uno dei punti critici riguarda la fine della cassa integrazione (Cig) prevista per il 31 dicembre. Borgomeo ha avvertito che, senza ulteriori proroghe o interventi governativi, molte aziende saranno costrette a chiudere. "Lo stop alla Cig sarà lo scacco matto," ha affermato, spiegando che l'assenza di questo strumento di sostegno metterebbe in ginocchio l'intera filiera produttiva.
La transizione verso un'industria più sostenibile e moderna è un obiettivo condiviso, ma gli industriali chiedono che vengano messi in campo strumenti straordinari per affrontare le sfide di questo cambiamento. Borgomeo ha invitato tutte le territoriali in cui sono presenti fabbriche e filiere automotive a unirsi in una grande mobilitazione, ribadendo la necessità di un intervento immediato per evitare il tracollo del settore.
L'appello di Borgomeo non è solo un grido di allarme, ma un richiamo all'azione per salvare un settore che rappresenta un pilastro dell'economia italiana. La speranza è che le istituzioni raccolgano l'invito e mettano in campo misure efficaci per garantire la sopravvivenza dell'industria automotive nel nostro Paese.
04/09/2024
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