Con l'avvicinarsi della fine di marzo, torna l'ora legale, un'abitudine che va ben oltre il semplice regolare le lancette degli orologi. Ogni anno, il passaggio all'ora legale porta con sé una serie di vantaggi economici e ambientali, e il 2024 non fa eccezione.
Quest'anno, l'ora legale entrerà in vigore domenica 31 marzo, quando alle 2 di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti. Un gesto apparentemente minimo, ma che porta con sé significative conseguenze positive. Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di ora legale l'Italia risparmierà circa 90 milioni di euro.
Questo risparmio economico è il risultato diretto di un minor consumo di energia elettrica, pari a circa 370 milioni di kWh. Per rendere più tangibile questo dato, possiamo considerare che il beneficio equivale al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie italiane. Ma il vantaggio non si ferma qui.
Parallelamente al risparmio economico, c'è un beneficio ambientale altrettanto significativo. La riduzione del consumo energetico durante l'ora legale si traduce in una minore emissione di anidride carbonica nell'atmosfera. Si stima che durante questo periodo saranno risparmiate circa 170 mila tonnellate di CO2, un contributo importante nella lotta contro il cambiamento climatico.
E se guardiamo al passato, possiamo apprezzare ancora di più l'impatto positivo dell'ora legale. Secondo l'analisi condotta da Terna, dal 2004 al 2023 il minor consumo di energia elettrica in Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh. Questo ha comportato non solo un risparmio economico per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro, ma anche una significativa riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera.
Quindi, mentre ci prepariamo a spostare le lancette degli orologi, ricordiamoci che l'ora legale non è solo una questione di tempo, ma anche di opportunità per contribuire positivamente all'economia e all'ambiente.
30/03/2024
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