Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

GIOVEDÌ NERO PER IMPRESE ED AUTONOMI: IL PESO INSOSTENIBILE DEL TAX DAY DA 50 MILIARDI

Immagine dell'articolo

Giovedì nero per imprese ed autonomi: il 'Tax Day' fissato per il 30 novembre ha portato con sé un'ondata finanziaria travolgente, con oltre 50 miliardi di tasse da pagare, secondo le stime della Confesercenti. Questo amaro capitolo rappresenta circa il 60% del gettito complessivo dell'anno, gettando un'ombra di preoccupazione sul panorama economico italiano.

La nota rilasciata dalla Confesercenti evidenzia una situazione critica per le partite IVA, che saranno chiamate a versare circa 12,5 miliardi di euro come secondo acconto annuale dell'IRPEF. Tale computo, va sottolineato, non include le addizionali già versate a saldo lo scorso giugno. L'Ires, imposta sui redditi per le società, rappresenterà una voce imponente con un versamento stimato di circa 28,32 miliardi.

L'Irap, imposta regionale sulle attività produttive, aggiunge ulteriore peso sulle spalle di autonomi e imprese con un'imposizione di 10,58 miliardi. Nel medesimo giorno, diverse imposte sostitutive saranno versate, coinvolgendo anche gli autonomi e le imprese in regime forfetario, con un prevedibile impatto finanziario di circa 1 miliardo.

In risposta a questa marea di obblighi fiscali, la Confesercenti ha sollevato un grido d'allarme, sottolineando la necessità di rivedere il sistema di liquidazione delle imposte e dei versamenti degli acconti. La proposta, avanzata durante i tavoli di confronto sulla delega fiscale con l'Amministrazione finanziaria e le parti politiche, mira a rendere più sostenibile l'impatto finanziario sulle imprese.

Confesercenti sostiene che l'attuale sistema di rateizzazione del primo acconto, con una maggiorazione a carico dei contribuenti, e il posticipo con possibile dilazione del secondo acconto, previsto esclusivamente per l'anno in corso, siano insufficienti a dare respiro e a permettere una corretta pianificazione finanziaria alle imprese per affrontare l'esborso fiscale nel corso dell'anno.

"Abbiamo raggiunto un punto critico - spiega Confesercenti - è necessario abolire il Tax Day e adottare un approccio più dilazionato con il Fisco per evitare carichi eccessivi per imprenditori e imprese."

In un periodo in cui la resilienza delle imprese è fondamentale per la ripresa economica, la riflessione sulla riforma fiscale diventa imperativa. L'equilibrio tra la necessità di finanziare le attività dello Stato e la tutela del tessuto imprenditoriale deve essere cercato con urgenza per evitare che giorni come il 30 novembre diventino un peso insostenibile per il futuro delle imprese italiane.

30/11/2023

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

12 DIC 2025

EX ILVA, DUE OFFERTE PER L’ACQUISIZIONE DEI SITI

Bedrock Industries e Flacks Group in corsa. Apertura alla presenza pubblica e valutazioni in corso

12 DIC 2025

SCIOPERO GENERALE CONTRO LA LEGGE DI BILANCIO: CGIL, ADESIONE AL 68% E MEZZO MILIONE IN PIAZZA

Impatti su imprese, trasporti e servizi

12 DIC 2025

INTERVISTA A GENNARO CAPOLUONGO

Il suo libro, “Dalla parte giusta”

03 DIC 2025

Ritiro cisterne usate: le soluzioni utili per gestire i serbatoi dismessi

Ritiro cisterne usate: le soluzioni utili per gestire i serbatoi dismessi

30 NOV 2025

IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA TORNA A LANCIARE ALLARME CARO-ENERGIA

Orsini: “Con il caro-energia stiamo perdendo pezzi di industria. Serve un decreto immediato”

30 NOV 2025

TREDICESIME AL VIA: 42 MILIARDI AI LAVORATORI, 13,8 MILIARDI ALL’ERARIO

Un volano (parziale) per i consumi di fine anno