Il ‘Rapporto sullo sviluppo sociale’ 2022, realizzato dalla ‘Fondazione per la Sussidiarietà’, istituita nel 2002 con lo scopo di mettere al centro le azioni che “nascono dal basso”, per realizzare iniziative sociali, economiche e istituzionali, per il bene dell’intera comunità, ha evidenziato un incremento del 61%, negli ultimi 10 anni, delle firme destinate al “5 per mille”.
Nel rapporto, che verrà presentato a Roma il prossimo luglio, emerge che, nel 2020, oltre 15 mln di contribuenti, pari a quasi 4 su 10, hanno donato più di 518 mln di euro, con un aumento del 27%. Dal 2011, sono praticamente raddoppiati anche gli enti beneficiari, che oggi risultano essere più di 73 mila.
Al primo posto delle organizzazioni non profit, a cui i cittadini scelgono di destinare il proprio ‘5x1000’, con 68 mln di euro risulta esserci la ‘Fondazione AIRC’, a seguire con 11,9 mln la ‘Fondazione Piemontese’, con 11,6 mln ‘Emergency’ e con 8,1 mln ‘Medici senza Frontiere’.
È bene precisare che, nel caso non venga scelto nessun ente beneficiario, la quota IRPEF non rimarrà nelle tasche del contribuente ma finirà nelle casse dello Stato, assieme a tutte le altre tasse.
30/05/2022
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