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SCIOPERO NAZIONALE IL 22 MARZO

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Si scalda la vertenza avviata dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti contro Amazon, al punto che le tre sigle hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore per il 22 marzo 2021. Lo sciopero interessa tutti i lavoratori dei magazzini e delle consegne, anche quelli che lavorano per il sub-appalto. In concreto, spiegano i sindacati, è coinvolto “tutto il personale dipendete di Amazon Logistica Italia e Amazon Transport Italia cui è applicato il Ccnl Logistica Trasporto merci e Spedizione e di tutte le società di fornitura di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci che operano per Amazon Logistica e Amazon Transport”.

Lo sciopero è stato indetto dopo l’interruzione della trattativa tra i sindacati e azienda sul contratto di secondo livello “a causa dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche poste dal sindacato”. Le sigle denunciano anche “la latitanza di Amazon sul tavolo del delivery” e l’assenza di risposte su quello avviato a gennaio sul personale dipendente e quello che opera negli appalti di logistica.

I principali punti rivendicati dai sindacati confederali sono: verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti nella filiera; verifica e contrattazione dei turni di lavoro; corretto inquadramento professionale del personale; riduzione dell’orario di lavoro degli autisti: buono pasto; adeguato importo dell’indennità di trasferta; clausola sociale e continuità occupazionale per tutti nel cambio appalto o cambio fornitore; premio di risultato contrattato; indennità Covid; danni e franchigie; salute, sicurezza e formazione; stabilizzazione tempi determinati e lavoratori interinali.

In una nota, Amazon replica che "non è vero quanto dichiarato dal sindacato in merito al mancato confronto, tanto è vero che si sono svolti due incontri nel mese di gennaio.  Riguardo all’incontro svoltosi ieri con Assoespressi, ci teniamo a sottolineare che per le consegne ai clienti, Amazon Logistics si avvale di fornitori terzi. Perciò riteniamo che i corretti interlocutori siano i fornitori di servizi di consegna, nonché le Associazioni di Categoria che li rappresentano”.

 

14/03/2021

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