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LOTTA ALL'EVASIONE

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Nel 2024, la lotta all’evasione fiscale ha permesso di incassare ben 33,4 miliardi di euro, segnando un risultato straordinario che evidenzia l'efficacia delle politiche fiscali messe in atto. Quasi l'80% di questa somma proviene dal recupero dell'evasione fiscale, il cui valore ha raggiunto il livello più alto di sempre. Questo traguardo rappresenta non solo un successo per l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ma anche un segnale positivo per l’intero sistema economico del Paese.

Secondo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, questo risultato è il frutto dell’“ottimo lavoro” svolto dalle agenzie fiscali, ma anche di “specifiche norme introdotte da questo governo”. In un video sui social, la premier ha sottolineato l'importanza di misure contro fenomeni come le attività 'apri e chiudi', che permettono a molte imprese di eludere il fisco, e ha ribadito la posizione del governo: “Non c’è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è onesto e si trova in difficoltà va aiutato.”

Anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha elogiato i risultati ottenuti, affermando che l’impegno riformatore del governo ha garantito un sistema fiscale più trasparente, semplificato e certo. A tal proposito, i numeri raggiunti hanno infuso una nuova fiducia nelle prospettive economiche italiane, rendendo l’Italia ancora più attraente agli occhi degli investitori.

I dati registrano inoltre un aumento delle somme versate spontaneamente dai cittadini, con il gettito fiscale che ha toccato quota 587 miliardi di euro. Un segno di maggiore "fedeltà fiscale", come sottolineato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone, che definisce questo fenomeno come “strutturale”.

Tuttavia, se da un lato il recupero dell’evasione è stato record, dall’altro si è assistito a una flessione degli incassi derivanti da misure straordinarie come la rottamazione delle cartelle esattoriali e la pace fiscale, con un calo di oltre il 30% rispetto all'anno precedente. Inoltre, i controlli di rischio e anti-frode hanno permesso di salvaguardare il bilancio dello Stato da indebite compensazioni e rimborsi IVA non spettanti, con 5,8 miliardi di euro in minori spese.

Sul fronte dei rimborsi fiscali, il 2024 ha visto un incremento significativo, arrivando a toccare i 24,2 miliardi di euro, di cui la maggior parte destinata al settore produttivo e alle famiglie.

Nel contesto politico, il tema della rottamazione delle cartelle esattoriali è stato al centro delle discussioni. La Lega, in particolare, sta spingendo per una nuova misura di "pace fiscale", e ha annunciato un incontro operativo per l'8 e 9 marzo. Tuttavia, le differenze all'interno della maggioranza sono evidenti, con Forza Italia che propone invece un taglio dell'Irpef per il ceto medio. Il viceministro Maurizio Leo, pur riconoscendo entrambe le proposte come prioritarie, ha sottolineato che le scelte finali dipenderanno dai “carotaggi numerici” che il governo dovrà effettuare.

Un altro tema cruciale riguarda lo "stock" di cartelle esattoriali in sospeso, che ha ormai superato i 1.275 miliardi di euro. Leo ha ricordato che una commissione è al lavoro per trovare soluzioni efficaci, puntando a un’azione di riscossione che si sviluppi nell’arco di 5 anni.

In conclusione, sebbene le misure fiscali del governo abbiano dato risultati positivi, il dibattito politico resta acceso. La sfida per il futuro sarà conciliare la lotta all'evasione con le necessità di semplificazione e giustizia fiscale, continuando a rafforzare la capacità dello Stato di recuperare risorse e sostenere il sistema economico italiano.

18/02/2025

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