La modifica dei requisiti e della durata del Reddito di Cittadinanza, prevista nella manovra del governo Meloni, e che verrà introdotta nel 2023, porterà ad una riduzione del numero di beneficiari.
Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, intervenuto nell’audizione preliminare all’esame della manovra di bilancio 2023, ha spiegato che la riduzione del RdC colpirà, in tutto, circa 846mila persone.
Blangiardo ha specificato che perderanno il sussidio “poco più di un beneficiario su cinque” dell’intera platea. Entrando nello specifico, coloro che maggiormente risentiranno dei tagli saranno le famiglie unipersonali, con più della metà delle persone, e quasi la metà degli uomini, con età compresa fra 45 e 59 anni. Invece, nel caso di individui con età compresa tra i 18 e i 59 anni, la riduzione salirà a uno su tre.
Nell’audizione ha preso la parola anche Fabrizio Balassone di Bankitalia, il quale ha dichiarato: “L’attuale assetto della misura non manca di aspetti critici ma la riforma rischia di un aumentare la povertà. Secondo l’Inps, senza Reddito di Cittadinanza, nel 2020 ci sarebbero stati un milione di individui poveri in più”.
06/12/2022
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