La crisi economica con cui l’Italia è costretta a fronteggiarsi, addirittura peggiore rispetto alla pandemia, che ha portato all’aumento dei costi di materie prime, bollette, carburante e inflazione (ad ottobre pari all’11,8% complessivi), ha costretto i cittadini a ridurre tutte le spese.
Da quanto emerso dal primo rapporto “Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre”, realizzato da ‘Coldiretti/Censis’, il 52% dei consumatori ha ridotto sia la qualità che la quantità del cibo in tavola, che nel caso di famiglie a basso reddito tocca il 60%.
Il taglio ai consumi riguarda anche le spese per le bollette di gas e energia: mediamente, l’utilizzo di forni elettrici è sceso al 50%, condizionatori - 47%, ferro da stiro - 45%, lavatrice - 40%, fornelli a gas - 35%, asciugacapelli - 33%.
Il rapporto ‘Coldiretti/Censis’ presenta la classifica dei primi dieci cibi colpiti dalle maggiori rinunce: al primo posto troviamo gli alcolici e dolci, entrambi - 44%; salumi, pesce e carne, in media - 38%; a seguire alimenti per bambini; pane; frutta; verdura; pasta.
25/11/2022
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