Le zone rosse, le restrizioni e la mancanza di una strategia per il rilancio delle imprese e dell'economia stanno falcidiando duramente il commercio.
Su tutti, quello al dettaglio sta andando letteralmente a picco. Le proteste dei giorni scorsi fanno da sfondo a dati che non sono incoraggianti.
Gli aumenti di gennatio non bastano a colmare il gap con i valori dello scorso anno. Al momento la caduta, in termini di volume, delle vendite è dell'8% e siamo a valori riguardanti i soli primi due mesi dell'anno.
Come precisato da una nota a margine dell'Ufficio economico di Confesercenti, "la situazione è, come noto, particolarmente grave per il comparto non alimentare (-12,4% in volume nel bimestre gennaio-febbraio) e per le imprese operanti su piccole superfici: – 12,3% la media e – 16% il non alimentare in volume, secondo le nostre stime"
Crisi continua quella di abbigliamento e calzature, con oltre 11 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno, mentre l'online continua ad aumentare i propri benefici, con un trend di crescita del 36% rispetto a febbraio scorso.
Inserisci un commento