L’Europa spinge l’acceleratore vero la transizione energetica, imponendo lo stop dal 2035 della produzione di veicoli alimentati a diesel e benzina. Gli Stati membri tentano di adeguarsi ma, come noto, i costi delle e-cars, nonostante una lieve flessione, sono ancora elevati.
Nelle scorse, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto al convegno “Cambiamenti in corso”, organizzato a Cameri, in provincia di Novara, pur riconoscendo l’urgenza di ridurre le emissioni di CO2, ha sottolineato che, al momento, le auto elettriche sono quasi ad esclusivo appannaggio “dei ricchi”.
Fratin ritiene che senza un confronto tra Unione europea e case automobilistiche, cosa che non sta accadendo, la corsa alla transizione energetica metterà in crisi la popolazione. Parole condivise anche da Carlos Tavares, il CEO del Gruppo Stellantis, il quale ha ribadito che ci sono ancora troppe difficoltà riguardo alla mobilità 100% elettrica e alla normativa Euro 7.
Tavares ha dichiarato: “Senza incentivi le auto elettriche sono ancora troppo costose per la classe media. La sfida è quanto velocemente si riuscirà a ridurre i costi per venderle anche senza sussidi”.
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