Amara sorpresa per i fumatori che da ieri, 15 febbraio, recandosi nelle tabaccherie, hanno visto aumentare il costo di moltissimi prodotti a base di nicotina e non, come sigarette, sigari trinciati per pipa e quelli senza combustione.
I rincari, pari a 20 cent a pacchetto o confezione, erano stati annunciati nella bozza della manovra di Bilancio 2023 e confermati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Se gran parte delle marche hanno attuato la modifica ai prezzi da ieri, altre si adegueranno nei prossimi giorni.
L’incremento è stato applicato sulle accise dei prodotti del tabacco, pari al 40%, e rientra nella campagna contro il fumo presentata dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Nuovi aumenti sul tabacco sono previsti anche nel 2024 e 2025 per indurre la popolazione a smettere di fumare.
Secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, presentata lo scorso novembre, la percentuale dei fumatori italiani è pari 24,2% della popolazione, circa uno su quattro, con una media di 9 sigarette per cittadino.
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