Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

ENI: NUOVA SCOPERTA AD OLIO NEL GOLFO DEL MESSICO

Immagine dell'articolo

Il gruppo petrolifero Eni, conosciuto in tutto il mondo con il simbolo del cane a sei zampe, ha comunicato una nuova scoperta ad olio nell’offshore messicano, che conferma le enormi potenzialità dell’area.

L’Eni, presente in Messico dal 2006, è impegnata in un’importante campagna di esplorazione di pozzi nelle acque medio-profonde del Blocco 10, nel bacino di Sureste nel Golfo del Messico.

La scoperta avvenuta nelle scorse ore, denominata Sayulita-1 EXP, risulta essere il settimo pozzo esplorativo e si trova a circa 70km dalla costa e a circa 15km dalla scoperta ad olio denominata Saasken-1 Exp, avvenuta nel giugno dello scorso anno.

L’Eni Mexico, tramite una nota, ha comunicato le stime preliminari, secondo cui “la nuova scoperta può contenere tra 150 e 200 milioni di bep in posto”, che si traduce in una capacità produttiva circa di 3 mila barili al giorno.

 

03/08/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

08 MAG 2025

AGEA SBLOCCA OLTRE 11 MILIONI PER LO SVILUPPO RURALE

Risolte oltre 6.800 pratiche

08 MAG 2025

UE-USA, NUOVE TENSIONI SUI DAZI

Bruxelles risponde con una maxi-lista da 100 miliardi

06 MAG 2025

ROTTAMAZIONE QUATER: 250MILA CONTRIBUENTI RIAMMESSI

Invio dei piani di pagamento entro giugno

06 MAG 2025

STRAGE SILENZIOSA: NUOVI MORTI SUL LAVORO E LA DENUNCIA DI LANDINI

"Una vera e propria strage, non a un’emergenza"

02 MAG 2025

RIFORMA DEL MERCATO UNICO UE: MENO BARRIERE E PIÙ OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE

La Commissione rilancia il potenziale europeo con misure per Pmi, semplificazioni e apertura ai Paesi candidati

02 MAG 2025

CLIMA DI DISTENSIONE COMMERCIALE SPINGE I MERCATI: UE PRONTA AD ACQUISTARE 50 MILIARDI DI BENI USA

Segnali positivi tra Pechino, Bruxelles e Washington riaccendono la fiducia delle imprese globali