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INTOSSICAZIONE DA TONNO ROSSO

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Monossido di carbonio per mantenere il colore rosa, così alcuni fornitori affumicavano il loro tonno per poi venderlo. Un processo che ovviamente comporta rischi per la salute dei consumatori e che è stato portato alla luce dalla Agenzia federale belga per la sicurezza alimentare, che ha sequestrato quasi 80mila tonnellate di tonno negli ultimi mesi del 2020. Oltre il 90% dei prodotti non conformi era stato importato dall’Asia.

Ma è solo in apparenza: questi sotterfugi non impediscono la degradazione del prodotto e il consumatore rischia un’intossicazione alimentare.

Si è presentano, di solito,  in ospedale accusando mal di testa, nausea, tachicardia e arrossamento cutaneo. Ma dopo i primi controlli si scioglie  l'attesa la prognosi dei dottori: avvelenamento da istamina e sindrome sgombroide.

Gli ultimi casi in Toscana non differiscono di molto da quello di qualche giorno fa di Palermo, città che ogni hanno sembra avere il primato italiano per questo tipo di casi. Fenomeno derivante dalle bancarelle abusive, che spesso non danno molta importanza all'igiene e soprattutto alla conservazione di questa prelibatezza che nei mercati popolari della Vucciria o Ballarò prende il nome di “Tunnina”.

08/06/2021

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