Che a luglio faccia caldo non è una grande novità ma i picchi registrati negli ultimi giorni sono davvero da record, avendo sfiorato i 45 gradi percepiti in moltissime città italiane. L’aumento progressivo e persistente dell’ondata di calore, oltre a far boccheggiare tutta la penisola, ha causato ancora enormi danni nel settore agricolo, da Nord a Sud, come avvenuto lo scorso anno. L’elevata temperatura, ha provocato una grave siccità e ustionato letteralmente i raccolti, danneggiando circa il 70% delle coltivazioni, con perdite pari a 3 mln di euro. I dati sono stati riportati dalla Coldiretti, che ha spiegato: A causa de “la morsa del caldo, gli agricoltori corrono ai ripari come possono: ombreggiando i prodotti, diradando i frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere e anticipando i raccolti il più possibile. Ad ustionarsi non sono solo le persone ma anche pomodori, peperoni, albicocche, angurie, meloni e melanzane, che non riescono neppure a crescere per il troppo caldo”. Tra i prodotti maggiormente colpiti: “mais e foraggi -45%, frumento e riso -30%, latte -20%, cozze e vongole -20%, frutta -15%.
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