Nella notte tra il 29-30 ottobre, torna l’ora solare e, alle ore 3, gli italiani dovranno spostare le lancette indietro di sessanta minuti. Grazie all’ora legale, entrata in vigore il 27 marzo, come preannunciato dalla Terna, la Società di Rete Elettrica Nazionale, in questi mesi sono stati risparmiati 190 mln di euro.
Lo spostamento dell’orario in avanti di un’ora non ha avuto solo benefici economici, potendo risparmiare 420 mln di kWh, l’equivalente del fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie, ma anche ambientali.
I dati diffusi dalla società gestore della rete elettrica nazionale, rivelano che, grazie al minor consumo elettrico nell’arco di 7 mesi, vi è stato un risparmio anche delle emissioni di anidride carbonica, pari a 200 mila tonnellate.
Da anni si discute sulla possibilità di abolire il cambio dell’ora, con parere negativo dell’Italia: nelle settimane scorse, ‘Sima’, la Società Italiana di Medicina Ambientale, e ‘Consumerismo No Profit’, hanno dato il via ad una raccolta firme per il mantenimento dell’ora legale che ha già superato quota 265 mila. In via sperimentale, le due associazioni hanno chiesto al nuovo governo Meloni di prolungare l’ora solare per un mese
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