L’innalzamento delle temperature, che ha raggiunto i livelli più alti mai registrati, ha determinato un aumento di disastri naturali, come siccità, incendi e perturbazioni temporalesche. Questi fattori sono una minaccia per l’ambiente e per le coltivazioni, colpite da inondazioni. Uno dei principali fornitori mondiali di assicurazione e riassicurazione, lo ‘Swiss Re Institute’, ha reso noto che a causa degli allagamenti, nei primi sei mesi dell’anno in corso, nel mondo, sono stati generati 38 miliardi di dollari di danni assicurati. Nel caso di danni non coperti da polizze, l’alterazione dei fenomeni climatici ha portato ad una perdita pari a 75 miliardi di dollari, sempre rispetto allo stesso periodo. In seguito alle piogge torrenziali, in Europa e in Australia, tra febbraio e marzo, le perdite per le assicurazioni sono state pari a 3,5 miliardi di dollari, mentre in Francia, nel primo semestre, i danni economici hanno raggiunto i 4 miliardi di euro. Jerome Jean Haegeli, ai vertici di ‘Swiss Re’, ha dichiarato: “Il cambiamento climatico è uno dei maggiori rischi per la nostra società e per l’economia. Il settore assicurativo è fondamentale per rafforzare la resilienza della società ai rischi climatici, investendo in infrastrutture sostenibili”.
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