Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

FCA BANK STELLANTIS: ‘INSTANTCAR’, ESITO IMMEDIATO DELLA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO

Immagine dell'articolo

In un mondo sempre più tecnologico e innovativo, anche le case automobilistiche hanno deciso di offrire soluzioni digitali, come la scelta dell’auto e l’ordine della stessa.

Tra gli altri servizi proposti, vi è l’accesso semplificato alla domanda di finanziamenti per l’acquisto dei veicoli. Sulla scia di altri Gruppi, la FCA Bank, la finanziaria di Stellantis,  ha lanciato ‘InstantCar’.

La soluzione digitale permetterà di avere una risposta veloce sull’accettazione del prestito che l’erogazione dell’importo, in soli tre minuti. La cifra massima del finanziamento che può essere richiesta non può superare i 15 mila euro, con massimo 72 rate.

Il cliente, per fare domanda della somma necessaria per l’acquisto dell’auto, sia nuova che usata, e avere una risposta istantanea, non deve presentare la dichiarazione dei redditi, ma è necessario che sia in possesso dello Spid.

Al momento il nuovo servizio è già disponibile presso le concessionarie convenzionate con FCA Bank ma a breve, l’acquirente potrà ricevere “l’esito istantaneo” da casa e anche successivamente alla proposta del venditore, utilizzando il proprio dispositivo.

18/07/2022

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

10 SET 2025

MENO TASSE SU TREDICESIME E STRAORDINARI

Le ipotesi sul tavolo del governo

10 SET 2025

TORNA LA "ROME FUTURE WEEK" DAL 15 AL 21 SETTEMBRE

Roma guarda al futuro

08 SET 2025

MIELE ITALIANO TRA CLIMA ESTREMO E VARROA

Millefiori salva la stagione

05 SET 2025

NUOVE REGOLE UE PER GEL E SMALTI

Esclusi dal Mercato TPO e DMTA, Imprese in Fase di Adeguamento

05 SET 2025

RICERCA, 761 MILIONI DALL’UE PER I TALENTI EMERGENTI

L’Italia brilla per cervelli ma resta indietro come sede dei progetti