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EMORRAGIA OCCUPAZIONALE NEL SETTORE BANCARIO

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Il 2023 si rivela un anno critico per il settore bancario globale, con una perdita di oltre 60.000 posti di lavoro secondo una recente indagine del Financial Times. Una spirale discendente che sembra destinata a persistere nel 2024, gettando un'ombra sulle prospettive economiche mondiali.

I numeri raccolti mettono in evidenza che la metà dei tagli è attribuibile agli istituti di credito di Wall Street, i quali stanno affrontando una sfida senza precedenti a causa dell'aumento repentino dei tassi di interesse. Le banche d'investimento, in particolare, subiscono un secondo anno consecutivo di crollo delle commissioni, rendendo imperativa la riduzione del personale per preservare i margini di profitto.

L'acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS ha già portato a una diminuzione di almeno 13.000 posti di lavoro, e le previsioni indicano ulteriori ondate di licenziamenti nel prossimo anno. Lee Thacker di Silvermine Partners sottolinea: "Non c'è stabilità, né investimenti, né crescita nella maggior parte delle banche, e probabilmente ci saranno altri tagli di posti di lavoro."

Le principali istituzioni finanziarie, da Wells Fargo a Citigroup, non sono risparmiate da questo fenomeno. Wells Fargo ha annunciato la riduzione di 12.000 unità nel suo organico globale, con costi di licenziamento significativi e la prospettiva di ulteriori decine di migliaia di tagli in sospeso. Anche altre banche di prestigio, tra cui Morgan Stanley, Bank of America, Goldman Sachs e JPMorgan Chase, hanno effettuato considerevoli tagli di personale, contribuendo complessivamente a un decremento di almeno 30.000 dipendenti solo nel 2023.

Il CEO di UBS, Sergio Ermotti, anticipa che il 2024 sarà un "anno cruciale" per l'acquisizione, lasciando intendere che ulteriori tagli di posti di lavoro sono inevitabili nei mesi a venire. Alcune banche britanniche, come la Metro Bank, hanno annunciato tagli ancor più drastici, con l'intenzione di ridurre addirittura il 20% della loro forza lavoro.

Tuttavia, alcune istituzioni, come HSBC e Commerzbank, non hanno partecipato all'ondata di licenziamenti nel 2023, avendo già affrontato importanti riduzioni di personale negli anni precedenti.

L'industria bancaria si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, con prospettive di occupazione poco promettenti per il prossimo anno. Gli analisti ritengono che, a meno che non si verifichi una ripresa significativa nell'attività di investment banking, il settore bancario globale potrebbe continuare a subire perdite di posti di lavoro nel 2024, complicando ulteriormente la situazione economica mondiale.

26/12/2023

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