La nuova manovra economica del 2024, in attesa della definitiva approvazione da parte della Camera, porta con sé conferme e novità significative per il sistema pensionistico italiano. Tra le misure più rilevanti spicca la conferma di Quota 103, una formula contributiva che consente ai lavoratori di accedere al pensionamento una volta raggiunti i 62 anni di età e 41 anni di contributi. Rimangono inoltre attive l'Ape Sociale e una versione più selettiva di Opzione Donna, con criteri di accesso rivisti.
Incentivi per chi decide di restare al lavoro
Il Governo intende incentivare la permanenza al lavoro dei lavoratori che hanno già maturato i requisiti per la pensione. Il cosiddetto bonus Maroni verrà rafforzato attraverso una forma di detassazione, che permetterà a chi sceglie di continuare a lavorare di beneficiare di vantaggi fiscali. Questa misura sarà estesa anche al pubblico impiego, dove i dipendenti pubblici, previa intesa con le rispettive amministrazioni, potranno volontariamente rimanere in servizio per uno o due anni oltre il limite pensionabile.
Rafforzamento della previdenza integrativa
La manovra prevede anche interventi per promuovere la previdenza complementare. È stata confermata una nuova fase di silenzio-assenso per il conferimento del Tfr (Trattamento di fine rapporto) ai fondi pensione, misura già applicata in passato per incentivare i lavoratori a destinare il proprio Tfr a strumenti di previdenza integrativa. Si prospettano inoltre interventi che potrebbero aumentare la deducibilità fiscale dei versamenti volontari e migliorare il "mix" tra previdenza obbligatoria e complementare.
Rivalutazione delle pensioni minime
Un'altra misura importante riguarda le pensioni minime, che saranno oggetto di un lieve aumento. Secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa di presentazione della legge di bilancio, verrà applicata una rivalutazione piena delle pensioni minime, eliminando il meccanismo di sterilizzazione che limitava gli adeguamenti inflazionistici negli anni precedenti. Al contempo, non sono previsti nuovi tagli alle rivalutazioni delle pensioni ordinarie.
Un equilibrio tra incentivi e flessibilità
Le misure proposte puntano a trovare un equilibrio tra la necessità di garantire flessibilità in uscita per i lavoratori vicini alla pensione e il bisogno di sostenere il sistema previdenziale a lungo termine. Il rafforzamento della previdenza complementare e gli incentivi per ritardare il pensionamento rappresentano strumenti chiave per affrontare le sfide demografiche e garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.
In conclusione, la manovra 2024 punta su una serie di misure che mirano a bilanciare flessibilità e sostenibilità, offrendo ai lavoratori maggiori opzioni sia per il pensionamento anticipato che per la permanenza in servizio, oltre a promuovere una maggiore adesione alla previdenza integrativa.
19/10/2024
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