Il Regno Unito ha segnato oggi una pietra miliare nella sua transizione verso un futuro sostenibile, chiudendo ufficialmente l'ultima centrale elettrica a carbone del Paese, situata a Ratcliffe-on-Soar, nel Nottinghamshire. Con questa decisione, il Regno Unito diventa il primo Paese del G7 a eliminare completamente l'uso del carbone nella produzione di energia elettrica, consolidando il suo impegno verso il raggiungimento delle emissioni zero entro il 2050.
L'impianto, attivo da 57 anni, ha contribuito in modo significativo all'economia e allo sviluppo industriale del Paese, ma oggi la sua chiusura rappresenta un simbolo chiaro della volontà di Londra di abbandonare le fonti energetiche inquinanti. "Questo evento segna la fine di un'epoca, ma apre la strada a nuove opportunità nel settore energetico", ha dichiarato il governo britannico in un comunicato, sottolineando che il sito sarà smantellato nei prossimi due anni e che si prevedono nuove opportunità di lavoro legate alle energie rinnovabili.
La chiusura della centrale di Ratcliffe-on-Soar non è solo la fine di un'era industriale, ma anche di una storia lunga 142 anni, iniziata nel 1882 con l'inaugurazione della prima centrale elettrica a carbone al mondo, a Holborn Viaduct, Londra. Da quel momento, il carbone ha svolto un ruolo centrale nella crescita economica del Paese, contribuendo a fornire elettricità per oltre un secolo. Negli anni '80, quasi il 70% dell'elettricità del Regno Unito veniva prodotta tramite il carbone, ma la sua importanza è rapidamente diminuita negli ultimi decenni. Nel 2013, la percentuale era scesa al 38%, nel 2018 al 5%, fino a raggiungere solo l'1% lo scorso anno.
Questa svolta è stata accolta con favore dai gruppi ambientalisti. Friends of the Earth ha definito la chiusura un "passo importante" verso la decarbonizzazione, ma ha sottolineato che il lavoro non è ancora finito. "Ora è prioritario abbandonare anche il gas e accelerare lo sviluppo dell'energia rinnovabile", ha dichiarato un portavoce dell'organizzazione.
Il Regno Unito, già leader nell'adozione delle energie eoliche e solari, dovrà continuare a investire nelle rinnovabili e nelle tecnologie verdi per mantenere il suo ruolo di pioniere nella lotta al cambiamento climatico. La transizione energetica, se condotta con successo, potrebbe inoltre creare nuove opportunità di crescita economica e di occupazione, contribuendo a una ripresa sostenibile a lungo termine.
In questo contesto, la chiusura della centrale di Ratcliffe-on-Soar segna un importante passo avanti non solo per il Regno Unito, ma anche per la comunità internazionale, offrendo un esempio di come i Paesi industrializzati possano abbandonare le fonti energetiche tradizionali in favore di alternative più pulite e sostenibili.
30/09/2024
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