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GIORGETTI: "NON CI SONO TESORETTI, MA IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE SARÀ STRUTTURALE

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Nel contesto di un'economia italiana in fase di recupero post-pandemia, le imprese continuano a guardare con attenzione alle mosse del governo sul fronte fiscale. Durante il Festival di Open, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha chiarito alcune delle prossime mosse del governo, sottolineando l'assenza di risorse extra, o "tesoretti", ma confermando che dal 2024 l'Italia raggiungerà il pareggio di bilancio primario.

Un impegno verso il risanamento finanziario

Il messaggio principale del ministro è stato chiaro: "Tesoretti non ce ne sono". Questo significa che il governo non dispone di margini di spesa imprevisti o risorse aggiuntive che potrebbero essere utilizzate per nuovi interventi. L’obiettivo primario resta quello di risanare le finanze pubbliche. Il pareggio di bilancio primario – ovvero il saldo delle entrate e delle uscite pubbliche prima del pagamento degli interessi sul debito – dovrebbe essere raggiunto già dal 2024.

Taglio del cuneo fiscale: una misura permanente

Nonostante la scarsità di risorse, Giorgetti ha rassicurato le imprese su un punto cruciale: il taglio del cuneo fiscale non solo sarà confermato, ma diventerà strutturale. Questo significa che la riduzione del costo del lavoro, attesa da tempo, non sarà una misura temporanea ma un intervento duraturo che le aziende potranno pianificare nel lungo termine. Tale decisione, insieme alla riduzione delle tre aliquote fiscali, rappresenta un segnale positivo per le imprese, che potranno beneficiare di una maggiore competitività grazie alla diminuzione del costo del lavoro.

Cosa significa per le imprese

Il cuneo fiscale, che rappresenta la differenza tra quanto un’azienda spende per assumere un lavoratore e quanto quest’ultimo effettivamente percepisce, è da anni un argomento di discussione tra governo e mondo imprenditoriale. Il fatto che il taglio diventi strutturale riduce l'incertezza fiscale per le imprese, permettendo loro di pianificare con maggiore chiarezza gli investimenti e le politiche occupazionali.

Inoltre, la riduzione delle aliquote fiscali, sebbene non ancora dettagliata, potrebbe avere effetti positivi anche sul reddito disponibile dei lavoratori, incrementando la domanda interna e sostenendo la crescita del settore privato.

Per le imprese italiane, il messaggio del ministro Giorgetti offre una combinazione di sfide e opportunità. Sebbene il risanamento delle finanze pubbliche limiti l'uso di risorse aggiuntive, l'impegno a rendere il taglio del cuneo fiscale una misura permanente è un passo fondamentale verso la creazione di un contesto economico più favorevole. Le imprese devono ora prepararsi a operare in un ambiente fiscale stabile, pur tenendo d'occhio le dinamiche future della politica economica del governo.

21/09/2024

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